top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreTessa Viganò

Rinnovate la vostra gioia di apprendere. Grazie ragazzi!


28 aprile 2021


Mi hanno conosciuto rettangolare


Gli studenti del liceo artistico mi hanno vista così per la prima volta, in formato algoritmico.

Il mio primo percorso lavorativo è iniziato di fretta, sono uscita dall'università e consapevole sono tornata a scuola; con un balzo mi sono trovata dall'altra parte, a conoscere persone di soli dieci anni più giovani di me.

A ottobre dello scorso anno ho conosciuto i miei primi studenti via meet, non posso negare che è stato complesso entrare in un panorama inedito, in questo modo sconosciuto di fare lezione; ho iniziato il mio lavoro facendo un salto nel buio dalla mia camera da letto.

Ho cercato di approcciarmi ai ragazzi nel modo meno istituzionale possibile, cercando di fargli capire fin da subito che ero da loro parte e che la vicinanza di età sarebbe stata nostra alleata. Ho raccontato agli alunni da dove arrivavo, che studi ho concluso, i miei gusti e le mie esperienze.

A febbraio del 2020 ho sostenuto il mio ultimo esame in università e a maggio mi sono laureata online con una tesi sul femminismo intersezionale nell'arte. Come loro ho vissuto la didattica digitale, in un momento decisivo della mia vita mi sono trovata a casa mia senza i miei compagni di corso a parlare alle mie stesse slide. Ho conosciuto questa glaciale esperienza che non auguro a nessuno, eppure questi ragazzi non hanno vissuto la solitudine di dieci minuti ma di due anni.

Ad oggi credo che questi aspetti mi abbiano permesso di acquisire la loro fiducia fin da subito; del resto ero un'estranea che dopo due mesi dall'inizio delle lezioni si è connessa nella loro stanza Google. L'ultima arrivata ero io e dovevo entrare in punta di piedi, come si entra in un gruppo di amici.

Ho cercato di unire tutte le mie passioni e insegnarle, non ho mai lasciato da parte l'importanza dell'arte contemporanea in connessione alle nozioni didattiche. Mai come oggi il "qui e ora" è fondamentale ed è giusto che conoscano il tempo che loro stessi abitano profondamente.


Ho avuto cinque classi formate dalle più diverse anime, ognuna fatta a modo suo e con grande voglia di imparare a disegnare malgrado la situazione scomoda. Dai numerosi rettangoli di google meet ho scoperto le loro case, le loro camerette con i letti a castello, c’è chi faceva lezione sempre nella stessa stanza e chi cambiava, ho visto delle sedie armadio, dei gatti che passavano davanti allo schermo e cani sdraiati sul letto alle loro spalle. Non posso dire di aver conosciuto a pieno questi ragazzi ma sicuramente insieme abbiamo creato un percorso singolare che sono sicura si porteranno dentro negli anni successivi.


Ora voglio parlare direttamente a voi

Grazie ragazzi, per aver condiviso con me pensieri, disegni, gusti musicali e il tempo.

Non immaginavo di lasciare un piccolo vuoto nella vostra vita scolastica e mi dispiace per questo, però sono felice di avervi fatto emozionare, di avervi fatto divertire e capire che la parola di tutti conta, che ognuno di voi è persona in un gruppo classe.

Grazie ragazzi per l’affetto, per le reazioni arrabbiate quando avete saputo che non sarei stata più la vostra insegnante, per le vostre guance rigate e i vostri sorrisi soffocati da una mascherina azzurra.

Siete stati i miei primi studenti e ci sarà sempre un posto nei miei ricordi per voi, per i ragazzi che hanno saputo capire che la cosa più importante è stare bene, studiare non per comprendere ma per scoprire, conoscere e sperimentare. Per voi ragazzi che avete avuto il coraggio di mostrarmi cosa e come pensate, da “Altra fauna” a “Terra in fabulas” alle lezioni di arte contemporanea fatte da voi, fino al vostro sereno modo di scherzare.



Grazie ragazzi


35 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page